Nella foto, una Radio
Balilla Magnadyne originale appartenente
all'attuale collezione(si può leggere la marca nel
fregio della manopola di sinistra).
Questo modello di radio era il popolare
ricevitore italiano del periodo
fascista. Le dimensioni sono cm 30 x 22 x 32.
Veniva realizzato con materiali non troppo
pregiati e la produzione era economicamente
indipendente dai mercati esteri, per
agevolare la diffusione a un prezzo contenuto di
430 £.
Lo costruivano diverse case (Radio Marelli, CGE,
Telefunken, Allocchio Bacchini, Unda Radio ecc.)
ognuna delle quali con piccole differenze.
Per raggiungere l’obiettivo del duce "dare
due milioni di radio agli italiani" fu
fatta una politica propagandistica che, nonostante
il prezzo competitivo, non favorì la diffusione di
questo ricevitore tra le famiglie italiane. Le cause
erano principalmente due:
- l'alto costo dell’abbonamento E.I.A.R.
era un problema non indifferente;
- i rivenditori indirizzavano la scelta del
cliente su altri prodotti che garantivano un più
ampio margine di guadagno.
Era la radio alla portata di tutti.
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